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Home CURE NATURALI

Pane, antico alimento

Jean Paul Vanoli by Jean Paul Vanoli
06/08/2020
in CURE NATURALI
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PANE
Nel grano si ritrova l’uomo in tutte le sue parti costitutive, nel pane, tutti gli elementi cosmici.
Nell’antichita’ il Pane, non era utilizzato solo come alimento, ma aveva anche un significato religioso. Durante la settimana si mangiava il pane lievitato di orzo o di segale. Era l’alimento di base degli schiavi e dei gladiatori: zuppa di pane; la domenica, si mangiava il pane azzimo, non lievitato e non lavorato.
Questo pane è rotondo e piatto. “Nessuna offerta di cereali in sacrificio a Jawé dovrà essere preparata con lievito.” (Levitico 2, 11)
I cereali furono sviluppati dalle graminacee selvatiche nell’epoca dell’Antica Persia (circa 5.000 anni a.C.).
Il grande maestro Zaratustra solcava il terreno con un aratro d’oro affinché la luce del sole fecondasse le “primigenie sementi” lanciate nella terra.

– Pane e farinacei: il pane bianco e tutti i farinacei a base di farina bianca (compreso la pizza), sono poveri di fattori vitali (vitamine e minerali) che vanno perduti nei processi di raffinazione della farina, inoltre la lievitazione  (in genere i panettieri ed i pizzaioli utilizzano il lievito chimico e sono prodotti con un tipo di grano OGM = Grano Creso) contribuisce a renderli alimenti poco adatti per il nostro nutrimento (provocano spesso gonfiore addominale e formazione di gas), consigliamo quindi di ridurre notevolmente il consumo di tali farinacei, dando la preferenza a quelli che contengono farina integrale o semi integrali e non lievitati, ad esempio il pane azzimo (che oltretutto è molto gustoso).
Meglio l’utilizzo del pane di Mais assolutamente NON OGM.
Date anche a preferenza al Riso integrale o semi integrale (non utilizzate il riso bianco raffinato) rispetto alla pasta ed al pane di grano. Se possibile eliminate od almeno riducete al massimo il pane dalla vostra alimentazione, cosi come la pasta.

PASTA e PANE di farina di Grano… attenzione a questi particolari:
Questo post è dedicato a chi ancora non ha ben compreso per quale motivo i prodotti derivati dalle farine di grano, possono se industrializzati, disturbare non poco la salute
Qualche informazione SCIENTIFICA di BOTANICA elementare.
Il GLUTINE è l’unione di due proteine, la GLUTENINA e la GLIADINA.
Queste due proteine sono contenute nella parte interna del chicco di grano chiamata ENDOSPERMA, e sono SEPARATE.
Non esiste cioè nessun legame chimico tra le due proteine fintanto che restano all’interno del chicco.
Quando queste due proteine presenti nelle farine di quei cereali che le contengono, vengono impastate con acqua, oppure si ingerisce la farina ed essa si impasta all’interno del corpo con acqua, si forma il Glutine perche le due sostanze si amalgamano formando una reazione chimica che le trasforma in Glutine !
Quindi NON è esatto dire che il grano contiene “glutine”, ma contiene solo le due sostanze che, se ingerite dagli umani, lo formano !
Un chicco di grano è costituito da una pellicola esterna chiamata CRUSCA. Rappresenta una protezione, una sorta di mantello che riveste il chicco.
La parte interna è divisa in due camere. Una, molto grande, si chiama ENDOSPERMA e contiene, oltre le proteine appena nominate, la glutenina, la gliadina ed anche l’AMIDO.
L’altra camera, più piccola, ubicata nel polo inferiore del chicco, è abitata dal GERME. Quest’ultimo non è altro che l’embrione da cui prenderà origine una nuova pianta.

PRODUZIONE della FARINA:
La macinazione del grano comporta una perdita progressiva dei suoi componenti.
Quando la crusca è TUTTA eliminata, la farina corrispondente si chiama FARINA 00 (DOPPIO ZERO).
La farina 00 è la più raffinata perché oltre la crusca viene eliminato anche il germe.
Se il processo è meno aggressivo, resta un pò di crusca ma si perde ugualmente il germe e la farina si chiama FARINA 0 (ZERO).
Riducendo ancora l’eliminazione dello strato esterno, si forma la FARINA 1 che contiene ancora più crusca e, stavolta, anche il germe.
Una via di mezzo tra la farina 00 e la farina 1 è rappresentata dalla farina 2, detta anche FARINA SEMINTEGRALE.
Infine, la farina che contiene TUTTE LE PARTI ORIGINARIE DEL CHICCO (CRUSCA, ENDOSPERMA E GERME), si chiama FARINA INTEGRALE.
Precisazione:
Con la macinazione meccanica, oltre che surriscaldare il chicco e rovinare già la qualità della farina, si raggiunge doppio zero che, come detto sopra, è oltre che senza crusca, anche senza germe. Viene prima smerigliato il grano e poi macinato ciò che rimane.
Con la macinazione a pietra, a bassa velocità perché spinta da acqua o comunque corrente nelle stagioni più asciutte, il grano viene macinato direttamente integrale. Quindi la prima farina è integra.
Solo tramite il passaggio attraverso setacci sempre più sottili si ottiene la farina 2, 1, 0 o il germe del grano puro. In questo caso non esiste la 00 perché il germe è più sottile della farina ed è sempre presente nel prodotto a qualsiasi finezza di setaccio.
Cercate sempre farina integrale macinata a pietra e vedrete che avrete tutto il vero grano !  Se poi è di grani antichi, ancora meglio.
La farina bianca non macinata a pietra, essendo senza glutine, viene arricchita, altrimenti non tiene bene l’impasto ! È troppo povera !

PROCESSO di PANIFICAZIONE:
La farina, viene miscelata con acqua e lievito e impastata (con le mani o con impastatrice) forma un composto particolare di consistenza collosa ma elastica. Tale consistenza dipende da quanta GLIADINA e GLUTENINA, sono contenute in quel Grano. MAGGIORE E’ la QUANTITA’, PIU’ ELASTICO SARA’ l’IMPASTO. Responsabile dell’effetto “colla” è la gliadina, mentre “l’elasticità” è determinata dalla glutenina.

ATTENZIONE ! PROPRIO nella FASE di IMPASTO si FORMA il  GLUTINE !
Il glutine, assente come tale nel grano, si forma per mezzo di tre fattori indispensabili: FARINA, ACQUA ed ENERGIA (per energia si intende quella determinata dalla necessaria forza applicata dalle mani o dall’impastatrice). La glutenina si è unita finalmente alla gliadina formando il Glutine.

La FARINA INTEGRALE.
Come abbiamo visto, è formata dalla presenza di tutte le componenti che formano il chicco, compresa la parte più esterna, la crusca.  La crusca è la componente del grano che entra in contatto con l’ambiente (come può essere la nostra pelle).
La maggior parte della farina integrale utilizzata per panificazione, pastificazione e per la produzione di croissant, merendine, fette biscottate, biscotti, proviene dal Canada, dall’Australia, dagli Stati Uniti, nazioni tutte queste dove E’ PERMESSO purtroppo l’UTILIZZO di DISERBANTI e DISSECCANTI per la produzione e per la MATURAZIONE ARTIFICIALE del GRANO.
Il grano, una volta raccolto, viene trasportato in grandi navi mercantili, dentro stive di 7 mila tonnellate, fino a sette stive per nave, cioè, 49.000 tonnellate che navigano per gli oceani per 40-48 giorni.
Inutile dirvi che il grano arriva a destinazione mezzo ammuffito (la muffa produce le AFLATOSSINE, molecole altamente cancerogene) ed e’ ancora contaminato dal diserbante e dal disseccante (GLIFOSATO, molecola cancerogena).

Ciò SIGNIFICA che:
TUTTI i CONSUMATORI di PRODOTTI della PANIFICAZIONE, della PASTA e di TUTTI i DERIVATI da FORNO INDUSTRIALI, NON BIOLOGICI, GUSTERANNO, INSIEME al CIBO, ANCHE le MOLECOLE CANCEROGENE DESCRITTE, in QUANTITATIVO SUPERIORE RISPETTO alle FARINE RAFFINATE (DANNOSE UGUALMENTE, queste ULTIME, PER ALTRI MOTIVI).
La MAGGIORE PRESENZA dei VELENI E’ DOVUTA alla circostanza che la parte più ESTERNA del CHICCO (CRUSCA) è anche quella che trattiene PIU’ DISERBANTE/DISECCANTE.
I CONSUMATORI che COMPRERANNO gli STESSI PRODOTTI ma di ORIGINE BIOLOGICA INCAPPERANNO SOLO nell’AZIONE INFIAMMATORIA PROVOCATA dalla GLIADINA.

– Carne vegetale: Con certi cereali e legumi è possibile preparare la carne vegetale, detta anche muscolo vegetale.

– Riso alimento ideale – da millenni il Riso è ritenuto l’alimento cerealicolo ideale per l’alimentazione umana; va consumato nella forma integrale e/o semi integrale; vi sono molte varietà di riso ognuna con caratteristiche particolari.

– Pasta – Pizza: consumarla al massimo una volta alla settimana (meglio se integrale o semi integrale e NON di grano Creso), come per i farinacei infatti oggi si utilizza preferibilmente la pasta raffinata che è povera di elementi vitali ed inoltre tende a provocare fastidiosi fenomeni di fermentazione nell’intestino, è quindi preferibile utilizzare il riso che deve essere integrale o semi integrale e può essere consumato quando si vuole; metterlo in ammollo la sera prima.
Meglio l’utilizzo della pasta di Mais assolutamente NON OGM
Non utilizzare il pomodoro cotto (specie la pelle, precetto fondamentale seppur poco seguito), per condire la pasta, il riso o la pizza, in quanto acidifica le digestioni, è consentito invece utilizzare per il condimento pomodori freschi e crudi in piccola quantità. Nel caso dell’uso eliminare la pelle, perché non adatta all’alimentazione umana, irrita la mucosa e contiene sostanze leggermente tossiche, che in alcuni soggetti possono anche dare molto fastidio.
Ricordiamoci che i carboidrati (pasta, pane ecc.) fanno ingrassare perché si trasformano in zuccheri, e se consumati in eccesso o troppo spesso, sono produttori di malattie !

Le alte quantità di Silicio presenti nei cereali indicano la loro relazione con la luce. Per questa ragione è necessaria molta luce solare affinché crescano sani e salutari. Il Silicio funziona come un’antenna che cattura le forze cosmiche e, nel corpo umano, agisce nella formazione di tutto l’organismo e fin nel tessuto connettivo.
In questo senso i cereali – riso, mais, orzo, miglio, avena, segale e frumento – sono “alimenti solari” per eccellenza e devono essere l’alimento dell’uomo moderno, purché esso segua il Crudismo e l’Emodieta (*) !
L’orzo contiene una grande quantità di Silicio (70%), oltre a proteine(15%) e pochi grassi (2%): per questo è indicato per fortificare il sistema nervoso e gli organi di senso, la pelle, le unghie, i capelli e le mucose (nei raffreddori, per esempio). Per questa stessa ragione era il cibo dei gladiatori.
L’avena contiene una maggior quantità di grassi(11%), proteine e Magnesio: è indicata per la dieta del diabetico.
La segale cresce meglio in un clima freddo: è stata la base dell’alimentazione dei contadini del Nord Europa per moltissimi anni.
Il pane è sempre stato la base dell’alimentazione umana, sia fisicamente (*) che spiritualmente.

Per capirne l’importanza è necessario conoscere il modo in cui si prepara il pane, a cominciare dalla coltivazione dei cereali, passando poi alla macinazione, alla fermentazione fino ad arrivare a conoscere come il pane agisce sul processo digestivo.
Anticamente si aveva l’intuizione giusta per eseguire tutto ciò: l’intero processo era permeato da un rituale, e solo oggi cominciamo a capirne il profondo significato.
Si raccoglieva il cereale (specialmente la segale), si lasciavano riposare i chicchi per un pò di giorni e poi lo si macinava lentamente con macine di pietra, per conserve così tutta la sua qualità di farina integrale. Poi si lavorava la pasta con le mani in ciotole di legno; nel successivo periodo di riposo, la cui durata dipendeva dalla temperatura e dalle condizioni climatiche, l’impasto fermentava naturalmente e lentamente. In tedesco è chiamato “sauerteigbrot” (pane acido); da noi è conosciuto come pane lievitato (da non confondere con il pane lievitato artificialmente) Una piccola quantità di pasta (pasta madre) era tenuta in serbo per far fermentare il prossimo impasto e così di seguito.

Cosa vuol dire far “fermentare il pane” ?
Vuol dire: trasformare i carboidrati in acido lattico per mezzo dell’enzima alfa-amilasi, che è lo stesso enzima prodotto dal pancreas. Per questo le feci dei bambini piccoli hanno un odore acido; quando il bambino cresce, nell’intestino si sviluppa la flora intestinale(batteri coliformi) e produce l’odore caratteristico delle feci dell’adulto. Il pane così preparato è quello che si mangiava tutti i giorni: il pane lievitato e fermentato.
Cosa mangiamo oggi ?
Il passaggio dalla segale al frumento sta a indicare la preferenza per una produzione rapida, che pero’ non e’ ottimale per la salute; il frumento cresce in regioni calde, mentre la segale preferisce climi più freddi.
Con il frumento è possibile fare una maggior varietà di pane, torte e biscotti. Dato che lo stoccaggio precoce del germe (grassi insaturi e albumine) bisogna trasformarlo in farina bianca, un prodotto praticamente morto. Visto che la pasta è insipida, bisogna aggiungere creme o ripieni perché diventi gradito al palato.

Il frumento non possiede uno degli amminoacidi essenziali, la lisina, così si aggiungono preparati chimici per rendere il pane più ricco in proteine e vitamine. Inoltre, l’utilizzo di macine metalliche ad alta velocità di rotazione produce temperature molto elevate, oltre i 1000°C, il che provoca la distruzione delle vitamine termolabili oltre a rilasciare molecole metalliche nella farina.
L’antico sistema di impasto richiede molto tempo e lavoro, allora si è ricorsi alla fermentazione alcolica con l’uso di funghi o lieviti che si trovano in abbondanza in natura; sono abbondanti nella buccia della frutta che contiene zucchero.
Questo processo è iniziato nel Medio Evo e si sono sviluppate monocolture estremamente selezionate di lieviti (es. funghi del genere Saccharomyces della classe degli Ascomiceti) il cui compito è far crescere il pane il più rapidamente possibile; in tal modo il pane si riempie di aria, diventa morbido e facile da masticare.
Il processo di base è a carico degli enzimi beta-amilasi che trasformano i carboidrati in alcol e gas. La formazione di alcol e gas è comune in natura (vino e aceto), ma questo processo non deve avvenire nell’intestino umano (questo contiene alfa-amilasi, che ha il compito di trasformare i carboidrati in acido lattico, come abbiamo detto).

Quando un paziente si lamenta di flatulenza, per prima cosa è perché non digerisce bene i cibi, specialmente i carboidrati.
Tutte le volte che ci sono gas, c’è anche presenza di tenore alcolico nell’intestino e ciò è dannoso alla salute perché produce una riduzione della capacità di selezione della mucosa intestinale, che potrà assimilare prodotti tossici, sovraccaricando in tal modo il fegato nella sua funzione di disintossicare l’organismo eliminando tale sostanza. Questo disturbo si chiama “dispepsia fermentativa”.
Inoltre, attualmente, il grande consumo di zucchero contribuisce alla proliferazione eccessiva di fermenti (funghi) nell’intestino con un aumento di alcol e prodotti intermedi, come oli amilici e acidi grassi saturi. Lo stesso disturbo avviene quando una persona non digerisce bene le proteine.
Queste molecole sono complesse e hanno bisogno di tre enzimi per essere digerite; le frazioni intermedie, non ben digerite, possono seguire due vie: venir trasportate erroneamente fino al fegato e/o arrivare all’intestino crasso, dove vengono demolite dalla flora batterica e trasformate in amine biogene (tossiche), che saranno assorbite dal fegato.
In entrambi i casi il fegato si sovraccarica nel tentativo di depurare l’organismo. Questo disturbo si chiama dispepsia putrefattiva, perché le proteine, non ben digerite, subiscono putrefazione nell’intestino crasso Nel caso in cui il fegato non sia in grado di trasformarle, queste frazioni proteiche raggiungeranno la corrente sanguigna e arriveranno ad altri organi e alla pelle.
Si manifestano così le famose allergie al latte, al frumento ecc….. con sintomi di cefalea digestiva, stanchezza cronica, malessere, bronchite, sinusite, eczema e numerosi altri sintomi clinici.
Un altro problema digestivo più serio è in relazione con il sistema immunitario; nel corso di una digestione difficile anche il sistema immunitario sarà compromesso.

Questo avviene perché anche gli anticorpi devono “digerire” i nemici del corpo. Si immagina che i “soldatini dell’organismo sparino una pallottola” contro virus o batteri. Quello che realmente avviene è un processo di “digestione” da parte degli anticorpi; sono loro che in realtà “mangiano” (fagocitano) il nemico. È per questo che si raccomanda di non bere liquidi durante i pasti per non diluire i succhi gastrici, rallentando in tal modo il processo digestivo.
La soja, (essendo una leguminose come fagioli, ceci, piselli, lenticchie…) deve essere utilizzata con una certa cautela, quindi non tutti i giorni, perché fermenta facilmente nell’intestino (gas e alcol) e in caso di uso prolungato può provocare decalcificazione ossea. Per questo è controindicata per i bambini e per le donne in menopausa.
L’uso di complessi vitaminici può essere giustificato in una persona debilitata o nelle convalescenza post-operatoria. Utilizzarli senza necessità, provoca l’eliminazione del cibo ingerito in eccesso e, molte volte, l’organismo elimina ciò che tiene come riserva.

Un comportamento corretto consiglia di tenere in casa il polivitaminico e di utilizzarlo solo se necessario (quando ci si sente esauriti, di quando in quando…) È sempre utile ricordare la raccomandazione del “padre della medicina”, Ippocrate: “Fai del tuo alimento la tua medicina e della tua medicina il tuo alimento”.
Questi argomenti sono proposti qui come “campanelli d’allarme” per renderci conto che processi unilaterali che non si adeguino allo sviluppo di quelli naturali possono, a lungo termine, portare malattie nell’umanità.
Nel CASO si PERSISTESSE a utilizzare il lievito artificiale, come si fa oggi con il “pane bianco”, possiamo aspettarci, in futuro, un aumento dell’incidenza del diabete e non solo, come già diceva bene il dr. Otto Wolff.(1)
Quanto si è detto è direttamente in relazione con il processo della fermentazione alcolica del pane che si trova in commercio: comune, integrale o di cereali misti, sono tutti trattati con lievito artificiale.
Il problema è il contatto quotidiano con “il processo di fermentazione alcolica” nel tubo digerente.
Naturalmente non esiste alcol nel pane, perché l’alta temperatura lo fa evaporare, ma il pane, con la lievitazione artificiale, è passato attraverso il processo di “produrre” alcol. Questo processo conduce a produrre alcol e non acido lattico; per questa ragione non ha relazione con la vita, non è fisiologico, anzi può predisporre l’organismo a malattia.

Nell’organismo umano, così come nel pane azzimo, la fermentazione alcolica è repressa, evitata; nel pane comune è invece “liberata” con formazione di alcol e gas vari. Il processo del vero pane lievitato naturalmente citato prima, si pone tra questi due estremi e il procedimento per ottenerlo è più complesso. Per ottenere un buon pane con formazione di acido lattico, è necessaria la presenza di “batteri lattici” che preparino l’ambiente perché, in seguito, i lieviti, alimentandosi di essi, decompongano correttamente i carboidrati.
Avviene una lievitazione lenta, provocata dalla “pasta madre” di segale, miele e sale (vedi Maria Thun, Calendario delle semine 2003, n.d.t.).
Questa lievitazione fisiologica inizia con l’aiuto di un po’ di miele, che è una sostanza passata per l’organismo dell’ape ed è ricca di enzimi adatti alla flora intestinale. Dopo che è iniziata la lievitazione, non si aggiunge più zucchero all’impasto ed è possibile fare un buon pane senza zucchero e senza grassi. Questo procedimento garantisce una grande varietà di microrganismi, simili a quelli della nostra flora intestinale.
L’aroma della segale si sviluppa liberamente e i carboidrati diventano più digeribili. Dato che l’amido della segale si decompone più lentamente di quello del frumento, esso ci fornisce energia duratura per un lungo giorno di attività, alleviando così il lavoro del fegato, che riceve gli elementi nutritivi in un flusso più lento.

Dalla Finlandia ci è giunta la notizia che in alcune case di cura sono stati sperimentati diversi tipi di pane nell’alimentazione dei pazienti e si sono visti diminuire i casi di cancro se i pazienti mangiavano per molto tempo solo pane di segale. Anche ricerche recenti hanno dimostrato che un’alimentazione a base di segale può combattere il cancro.
Suona come un allarme, ma informare sulla qualità alimentare è una questione di salute pubblica. Il nostro scopo è quello di cercare di informare i consumatori su ciò che è salutare perché l’uomo di domani non soffra dei nostri disturbi alimentari.
La conseguenza delle nostre abitudini alimentari è che l’essere umano sta diventando sempre più debole, con il tessuto connettivo flaccido (come si constata nei bambini).
Quando non si riesce a controllare la demolizione dei carboidrati attraverso un processo fisiologico, i lieviti (funghi), che nel tubo digerente sono inoffensivi e si sviluppano, non solo nell’intestino, ma anche nei polmoni, possono provocare disturbi nei vari organi.
Oltre a ciò, il comune pane lievitato, a lungo andare, è altamente tossico per la vita umana, perché il processo di fermentazione è “liberato”, come si è detto sopra, l’acido lattico (benefico per l’organismo) viene sostituito da sostanze inorganiche: fosfato di ammonio, solfato di ammonio e ammoniaca.
Con questi si distrugge la base vitale (eterica) dell’organismo umano. Di conseguenza l’anima, non riuscendo a permeare la sfera metabolica attraverso gli enzimi digestivi, si ritirerà e andrà a “disturbare” il sistema neuro-sensoriale, provocando stress, ansietà, aritmie respiratorie e circolatorie, ecc.
Salutare è il pane lievitato naturalmente. Solo il pane sottoposto a questa trasformazione naturale ha le seguenti qualità: fisiche (attraverso la qualità dei diversi cereali), vitali-eteriche (attraverso la presenza di acido lattico), animiche (per mezzo dell’azione dell’aria dei lieviti) e spirituali (dovute al processo di cottura al momento giusto e alla giusta temperatura).
Come dice Veronica Brunis: “Il pane è un mistero profondamente cristico”.
Traduzione di Mariola Aldé – da Forum tres, Anno 13 N°87, 2003 (giornale del Centro de Pesquisa da ciencia dedutiva Goetheanistico-Steineriana)
(1) Otto Wolf: Medico tedesco, studioso, per molti anni impegnato nella ricerca di rimedi per lo sviluppo della medicina antroposofica.
Tratto dal Bollettino BIO Dinamica dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica – anno XII, Bollettino n.65, marzo/aprile 2006 –
By Antonio Marques

vedi: MUTAZIONI GENETICHE DELETERIE sui CIBI  –  Glutine  +  Glutine info  +  Riso + Pane + Aziende, Centrali Nucleari, Multinazionali,  OGM e Frumento  =  Mutazioni genetiche del Grano + Ricetta del Pane

Il Grano Saraceno vittima con l’apartheid sul cibo – 2017
Pilastro della dieta dei contadini europei nel Medioevo, ma essenziale per la prima guerra mondiale dagli Stati Uniti alla Russia, il grano saraceno, praticamente non serve per fare frittelle, e ancora molto altro, persino il pane !
Questo cibo/alimento ha sofferto un apartheid ingiusto e radicale in favore del falso cugino: grano bianco, chiamato anche “grano” o “grano duro”. A meno che tu non sia Bretone, caro lettore, hai mangiato grano saraceno nei pancake negli ultimi sei mesi ? Condannato all’oblio !….E’ stato stimato nel 1970 e 1980 che la scomparsa di grano saraceno non aveva in fondo importanza.
Che importa se la gente preferisce grano tenero !
Questo grano dà una farina molto bianca, con la quale si sono fatte baguette, croissant, panini croccanti !
La gente ha molti “giustificazioni” per non mangiare il “grano saraceno” terribile e primitivo, a buon mercato !
Così abbiamo lasciato che il grano saraceno scomparisse dai nostri campi, le nostre mensole e i nostri piatti senza farci nessuna domanda. La produzione è diminuita da 400 000 tonnellate a 20.000 tonnellate tra il 1918 e il 1964 negli Stati Uniti, un calo del 95%. Ed è stato solo dopo diversi decenni abbiamo capito perché i nostri antenati coltivati e consumavano il grano saraceno, al posto del grano. I benefici avrebbero dovuto saltare fuori. Ma non abbiamo visto nulla !
Il Grano saraceno, le fonti di autentica agricoltura biologica
Le virtù di grano saraceno diventano evidenti non appena si seminano:
il Grano saraceno ha la proprietà di “aprire” il terreno e tenerlo pulito di erbacce. Le pianure agricole infinite di Russia e in particolare gli Stati Uniti sono stati liquidati senza Round-Up, ma con i semi di grano saraceno, i primi coloni americani avevano avuto cura di portare con sé, cio’ che ha salvato le loro vite.
Il Grano saraceno arricchisce naturalmente il terreno con fosfato. Questo impedisce lo scarico e l’utilizzo di fertilizzanti chimici con il rischio di avvelenamento fiumi e delle acque sotterranee. Questo è ciò che gli ha permesso di crescere e svilupparsi, in milioni di chilometri quadrati di terra arida: nelle steppe della Russia, Cina, Kazakistan, e nelle zone di montagna, dove i cereali non crescono, Abbiamo coltivazioni di grano saraceno (che botanicamente non è un grano, ma uno pseudo-cereali come la quinoa e l’amaranto).
I nostri “agricoltori biologici” moderni scoprono un altro motivo per la popolarità del grano saraceno antico: riduce le popolazioni di V. dahliae, un batterio che rompe la resa e la qualità delle patate. Il Grano saraceno evita pertanto moderni trattamenti, contro questa parassitosi, verticillosi, che sono inefficienti ed altamente inquinanti.
Abbiamo finalmente capito perché i nostri nonni, che praticavano la rotazione delle colture, che seminavano grano saraceno prima di piantare le patate l’anno successivo !
Infine, il grano saraceno attrae gli impollinatori ed alimenta fauna selvatica: è il garante di una sana biodiversità nelle campagne.
Le api lo amano e lo rendono uno dei migliori mieli che sono di colore scuro e molto gustoso. Forse è questo il motivo per cui il grano saraceno non era solo popolare in Occidente.
Le persone di origine asiatica lo amano, perché è con lui che produce i deliziosi spaghetti giapponesi chiamati soba, anche molto popolare in Corea. Nei paesi himalayani, c’è una sorta di porridge (farinata).
In Europa orientale e in Russia, abbiamo fatto la Kasha: chicchi decorticati e torrefatti. Anche dal punto nutrizionale e di vista culinario, il grano saraceno è molto più interessante del grano. Ha un ricco sapore di nocciola. Non contiene glutine.
Può essere consumato da persone affette da celiachia (intolleranza al glutine), per tutti i pazienti ipersensibili o che cercano di ridurre il livello di infiammazione.
Le Virtù del grano saraceno nella salute sono innumerevoli: sostituire la vostra farina di frumento con farina di grano saraceno e si perde peso perché il grano saraceno sazia più velocemente.
Esso contiene fibra più solubile e quindi ha un effetto benefico sugli intestini. Il grano saraceno è molto più digeribile del grano.
Le persone che mangiano grano saraceno al posto del grano hanno anche un minor numero di problemi di peso, meno il diabete, e meno cancro. Molti studi hanno cercato di determinare perché.
Tuttavia, sembra esserci una sinergia tra i vari componenti di grano saraceno che spiegano questo: il grano saraceno contiene molti minerali (come magnesio, 200 mg per 100 g di grano saraceno solo, ma anche fosforo, manganese, zinco), vitamine del gruppo B, e molti antiossidanti. Contiene due a dodici volte più fenoli, antiossidanti del frumento, orzo, segale e avena, ed è ricco di flavonoidi, derivati di catechina ed epicatechina (antitumorale).
L’industria farmaceutica ha estratto dai fiori e foglie del grano saraceno, vari antiossidanti, tra cui rutina, quercetina e proanthocyanes. Pochissime persone sanno, che la farina di grano saraceno è molto più fragile di altre.
Può essere refrigerato o meglio nel congelatore.
Ricette, ci sono molte ricette per frittelle o frittelle di grano saraceno. In Gran Bretagna, si sta lottando per se parlare di “pancake” o “torta”, e sono in corso discussioni circa la ricetta: deve miscelare solo la farina con acqua e sale o possiamo, senza tradire, aggiungere le uova e l’olio ?
Nel resto della Francia, è normale l’uso di farina di grano saraceno mista alle patate, cipolle, uova e latte. In Belgio, “Bouquettes Liège” ci sono frittelle che sono mescolate con farina di grano saraceno e avena, in modo uniforme con le uova, l’olio, il brandy, lievito e, naturalmente, il birra per bagnare e uvetta. Sono serviti con marmellata.
In India, chapati sono grandi frittelle di grano saraceno. In Canada, una delle specialità è la “ploye” che è, anche, una grande frittella. Ma sarebbe un peccato fermarsi lì.
Ci sono una serie di tagliatelle cinese, coreano, giapponese con grano saraceno e anche italiane: i pizzoccheri.
Grano saraceno, infine, e’ un peccato non mangiare quel pasto: come ho spiegato sopra, si mangia in tutta l’Europa orientale come cereali integrali chiamati “Kasha”. Entra nelle polpette in preparati, con foglie di cavolo e riccioli di tutti i tipi e come base per le insalate. Consiglio vivamente di esplorare la tradizione culinaria, che è stato per secoli il pilastro della nostra dieta. E ‘anche una questione di recuperare le antiche salubre tradizioni culinarie !
Tratto da: Sante Nature Innovation – santenutrition@sante-nature-innovation.fr

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La FARINA BIANCA RAFFINATA
Per farina bianca raffinata si intende la farina 00, che abitualmente è presente sulle nostre tavole sottoforma di pane, pasta e dolci.
Questo tipo di sottoprodotto industriale che non ha quasi più niente di naturale è stato privato di 2 parti fondamentali del seme del grano:
La crusca all’esterno ed il germe all’interno (l’embrione).
Una dieta basata principalmente su questo prodotto è la causa principale di malnutrizione, costipazione, stanchezza e numerose malattie croniche.
A pensarci bene si tratta di un prodotto abbastanza recente, il pane comune infatti fino a poco tempo fa, esisteva esclusivamente in forma integrale. Solo negli ultimi 50 – 60 anni è stato introdotto il pane bianco, simbolo di un progresso economico e tecnologico che non ha tenuto conto della salute degli esseri umani.
Un grano troppo impoverito
Negli anni ’50 inoltre il frumento è stato vittima di profonde trasformazioni genetiche da parte dei più grandi agronomi italiani.
La ricerca genetica, di un frumento che garantisse grosse produzioni e resistentissimo agli eventi esterni, ha creato un grano troppo impoverito, quasi completamente privo di sostanze nutritive.
Farine arricchite
Addirittura sono nate delle farine arricchite proprio per soccorrere alla mancanza di questi nutrienti.
Quindi le grosse industrie di raffinazione del grano aggiungono 4-5 vitamine e minerali inorganici, pensando così di compensare le 15-20 o più sostanze che si trovano nella crusca e nel germe. (senza considerare le fibre…)
Ma vediamo su cosa influisce il consumo eccessivo di farina bianca:
Più prodotti raffinati una persona mangia più insulina deve essere prodotta dall’organismo.
L’insulina favorisce il deposito di grasso, il passaggio ad un rapido aumento di peso e di trigliceridi elevati, che può portare a malattie cardiache. Nel tempo, il pancreas diventa così carico di lavoro che la produzione di insulina si blocca, e ipoglicemia (poco zucchero nel sangue) o diabete vengono a galla.
Non è un caso che il diabete sia una delle malattie più diffuse negli ultimi decenni. Ci sono bambini che nascono già diabetici negli Usa a causa anche degli errori alimentari dei loro genitori e in Italia la percentuale di celiachia e intolleranza al glutine (presente nel frumento) cresce ogni anno del 10 %.
Inoltre la farina di grano raffinata è il combustibile che alimenta le infezioni e gli alti livelli di zucchero nel sangue creando un terrenofertile per batteri dannosi ed un conseguente indebolimento del sistema immunitario.
Ma non è tutto qui, purtroppo la situazione è anche peggio.
Perché il colore del pane bianco è così bianco, quando la farina di grano da cui è stato prelevato non lo è ?
Il motivo è semplice: la farina usata per fare il pane bianco è sbiancata chimicamente, proprio come quando usi la candeggina per sbiancare i tuoi vestiti.
Così, quando mangi il pane bianco, mangi anche i residui chimici degli sbiancanti.
I mulini industriali usano prodotti chimici differenti per lo sbiancamento,  ma sono tutti abbastanza nocivi.
Eccone alcuni: l’ossido di azoto, di cloro e nitrosyl e perossido di benzoile miscelato con sali chimici vari.
Un agente sbiancante, l’ossido di cloro, combinato con le proteine qualunque siano, ancora rimaste nella farina, produce allossana.
L’allossana è velenosa, ed è stata utilizzata per produrre il diabete in animali da laboratorio. L’ossido di cloro serve anche ad allungare la durata di conservazione della farina, ma non è propriamente salutare.
Inoltre, nel processo di produzione di farina bianca, la metà degli acidi grassi insaturi, che sono ad alto valore alimentare, si perdono nel processo di fresatura , e praticamente tutta la vitamina E è perduta con la rimozione di germe di grano e crusca.
Come risultato, il resto della farina del pane bianco che si acquista, contiene solo proteine di scarsa qualità e amido modificato.
Ma non è tutto per quanto riguarda la perdita di sostanze nutritive.
Circa il 50% di tutto il calcio, il 70% di fosforo, l’80% di ferro, il 98% di magnesio, il 75% di manganese, il 50% di potassio, e il 65% del rame vengono distrutti.
Se questo non fosse abbastanza grave, circa l’80% di tiamina, il 60% di riboflavina, il 75% di niacina, il 50% di acido pantotenico, e circa il 50% di piridossina sono inoltre persi.

E non è ancora finita…
Gli zuccheri semplici e i carboidrati raffinati (farina bianca, pasta, lavorati, cibi devitalizzati, etc..) richiedono poco metabolismo ed entrano nel flusso sanguigno rapidamente.
Improvviso aumento di zuccheri
Il pancreas, l’organo che regola la quantità di insulina che viene rilasciata nel sangue, è indaffarato dall’ improvviso aumento di zuccheri.
Il risultato di tutto questo è una forte diminuzione della glicemia (solitamente entro un’ora), e una conseguente sensazione di letargia, confusione mentale, debolezza e senso falso di “fame !
Tutti questi problemi portano una forte acidità che e’ una delle cause principali di ogni malattia.
Come se non bastasse, questo fa in modo che lo zucchero causi l’aumento di peso, non solo a causa del suo innaturale contenuto calorico, ma in realtà perché altera il metabolismo !
Che cosa significa ciò ?
Ecco cosa significa: se due gruppi di persone sono alimentate con lo stesso numero esatto di calorie, ma un gruppo prende le sue calorie dello zucchero e da prodotti raffinati, mentre l’altro gruppo consuma le calorie sotto forma di cereali integrali, frutta e verdure, il primo gruppo aumenta di peso, mentre l’altro no.
Questa constatazione ci viene da studi pubblicati da parte del Ministero della Salute degli USA
Farina bianca  ”arricchita”
Come abbiamo visto quindi poche sostanze nutritive sintetiche sono aggiunte nuovamente alla farina bianca che viene poi chiamata “arricchita”.
In realtà non c’è stato alcun reale “arricchimento” del prodotto originale, ma l’inganno e la distruzione della vita di una delle tante creazioni perfette che troviamo in natura.
I ratti di laboratorio di solito muoiono in una settimana-dieci giorni, quando sottoposti ad una dieta a farina bianca raffinata.
Tratto da: ilrisvegliodelpianeta.blogspot.com

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GRANO SARACENO  (Fagopyrum esculentum)
Il grano saraceno si distingue dai comuni cereali per l’elevato valore biologico delle sue proteine, che contengono gli otto amminoacidi essenziali in proporzione ottimale, mentre i cereali “veri” (il grano saraceno, a dispetto del nome, non è un cereale) contengono poca lisina.
Il grano saraceno è una buona fonte di fibre e di minerali, soprattutto manganese e magnesio. Ha un indice di sazietà abbastanza elevato, caratteristica comune a tutti i cereali in chicchi.
È privo di glutine, quindi è adatto per tutti ma particolarmente per i soggetti celiaci.

DANNI delle MULTINAZIONALI OGM In questo periodo di grandi incertezze per il futuro dobbiamo mantenere alta la guardia e cercare di comprendere in che modo sia possibile vivere in armonia con il Creato e rispettarne le leggi. Questa notizia evidenzia un problema di entità globale, che influenza la vita di milioni di persone.
Negli ultimi mesi le colture di grano e riso hanno subito costanti attacchi dalle multinazionali OGM, che vogliono il controllo globale delle sementi e dell’uomo stesso. Le nuove tecnologie, che hanno di fatto alterato la biologia cellulare di questi cereali, hanno trasformato i semi in vere e proprie bombe a orologeria.
Lo scopo di queste corporazioni è quello di annientare l’uomo medio, costringendolo a fame e malattia.

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