VITTORIA in US, sulla CENSURA (filtri) in INTERNET
Quella sui filtri sui contenuti web è una battaglia che risale alla fine degli anni ’90, ma la decisione che boccia la legge della Pennsylvania viene vista dal Center for democracy and technology e dall’American civil liberties union come una tappa storica nel far riconoscere a livello istituzionale l’assurdità dei filtri di stato.
Proprio secondo le due associazioni, che hanno monitorato l’andamento della censura negli ultimi due anni, sono stati tagliati fuori almeno 1,5 milioni di siti web che si occupavano di tutto meno che di disseminare immagini di pornografia infantile. Un’altra conseguenza della legge si è vista due anni fa, quando l’operatore MCI ha dovuto cedere alle richieste del procuratore generale della Pennsylvania e impedire l’accesso a cinque siti web: un blocco che dovette essere esteso a tutti gli utenti nordamericani che sfruttavano le dorsali di MCI.
Secondo il giudice DuBois, la tecnologia oggi più avanzata “non può essere utilizzata senza portare ad una censura della libera espressione, in violazione del Primo Emendamento”.
Si tratta, ha concluso DuBois, di una legge incostituzionale.
Tratto da: http://punto-informatico.it/p.asp?i=49551
Pero’ nel 2018 la censura e’ tornata piu’ forte che mai ! usano gli algoritmi per automatizzare la censura…con relative parole chiave.
vedi: Controllo del web
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