(SFRUTTAMENTO delle RISORSE a DANNO della POPOLAZIONE MONDIALE)
Il Codex Alimentarius, organizzazione intergovernativa, sta preparando un regolamento per vitamine e minerali.
Come succede spesso quando burocrati si mettono a sviluppare delle direttive in materie delle quali non sono al corrente, il pasticcio è assicurato.
Abbiamo assistito ad una riunione a Berlino, e qui il resoconto: Il Codex Alimentarius non rispetta la libertà di scelta !
Abbiamo partecipato per Voi alla riunione del Codex Alimentarius – Comitato per la Nutrizione e gli alimenti per la dietetica, a Berlino, lo scorso giugno del 2000.
Un punto sull’agenda delle discussioni era il progetto per nuove regole su integratori di vitamine e minerali.
Si tratta di imbrigliare la produzione di questi prodotti a piacere ed immagine delle industrie farmaceutiche.
Come si spiegherebbe altrimenti il fatto che si vogliono limitare i dosaggi delle vitamine e dei minerali ai minimi consigliati, o che si vogliono istituire degli elenchi chiusi e limitati di ingredienti (chiaramente quelli in uso da decenni nella produzione farmaceutica) ?
Come succede spesso in discussioni di questo genere, anche al Comitato Codex manca la voce di chi difende veramente gli interessi dei consumatori, di chi si preoccupa del libero accesso a questi prodotti tutto sommato di grande utilità per il mantenimento della nostra salute. Le delegazioni sono capeggiate da funzionari ministeriali, esattamente del Ministero delle politiche agricole e forestali e del Ministero della Salute, e poi qualche rappresentante delle industrie maggiormente interessate.
Ascoltando le discussioni, viene fuori una grande preoccupazione per un mercato che cresce, a dir loro, in assenza di regole.
“Vogliamo che questi prodotti siano venduti come medicinali.” “Servono regole severe sui dosaggi.” “Tutte le sostanze debbono essere approvate.” “I dosaggi alti possono essere pericolosi.” Se ne sentono di tutti i colori, tranne notizie sull’utilità delle vitamine per la prevenzione. . . “Prevenzione? Vede che sono medicinali !” Insomma, mentre i governi si preoccupano della nostra salute facendoci mangiare bene “Più frutta e verdure, meno carne, dieta mediterranea. . .” i burocrati che vanno a discutere degli integratori, non hanno meglio da dire che “servono delle regole severe”?
Per chi di noi magari non si può permettere una vita sana e senza stress in campagna, con cibi biologici e tutto in moderazione, gli integratori sono la nostra arma migliore per mantenerci in forma da un punto di vista nutritivo, per prevenire le malattie rinforzando le nostre difese naturali.
Ma vi sembra giusto stroncare sul nascere una categoria di prodotti benefici ed innocui solo perché “tutto deve essere controllato”?
Forse non è per puro caso che l’iniziativa Codex sugli integratori alimentari parte dalla Germania, paese di nascita e tuttora sede principale delle più grandi industrie farmaceutiche.
La salute è un business multimiliardario, e se si trovassero dappertutto dei prodotti vitaminici efficaci e a buon mercato, la cosa potrebbe danneggiare questo grande affare, prima perché si venderebbero di meno quei farmaci dannosi e a volte molto costosi, e poi perché la gente comincerebbe a stare meglio, a non ammalarsi più: che catastrofe!
Meno male che le discussioni del Codex Alimentarius sembrano destinate ad andare per le lunghe. Il problema più immediato diventa perciò la Commissione Europea (vedete l’articolo a proposito) che anch’essa si accinge a fare delle regole per le vitamine, purtroppo con una modalità simile.
Non c’è da meravigliarsi comunque, sono sempre gli stessi funzionari ministeriali che “parlano per noi”.
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Comitato Nutrizione e alimenti dietetici – Riunione a Berlino – 26-30 Novembre 2001
Nella riunione del Comitato Codex sulla nutrizione e gli alimenti dietetici, si discuteva, tra l’altro, di una proposta di linee guida per gli integratori di vitamine e minerali, la quale e’ sotto discussione ormai dal 1994. Il Codex, per ricordarvi, e’ un organo internazionale associato all’OMS, che sviluppa regole per il commercio internazionale dei prodotti alimentari. I membri a pieno titolo sono gli stati aderenti. Altri membri con lo status di osservatori sono le federazioni internazionali
dell’industria e dei consumatori.
La delegazione italiana era formata da:
D.ssa Brunella Lo Turco (Ministero dell’Agricoltura e le Foreste)
Dr. Roberto Copparoni (Ministero della Salute)
D.ssa Anna Paonessa (AIIPA – industria alimentare)
Dr. Alessandro Micardi (AIIPA – industria alimentare)
Josef Hasslberger (Federsalus)
Vitale Onorato (La Leva di Archimede – consumatori)
La proposta di linee guida sugli integratori vitaminico/minerali del Codex e’ potenzialmente restrittiva e nella sua impostazione e’ alquanto simile alla proposta per una direttiva europea per questi stessi prodotti. Il processo decisionale del Codex Alimentarius e’ lento ed arduo, ma una volta fatto lo standard oppure le linee guida Codex, la decisione ha validità in
tutto il mondo. La discussione era animata e divideva, quasi polarizzava i membri del Comitato in due campi opposti.
Da una parte i paesi che sono favorevoli all’uso degli integratori e che vorrebbero lasciare al consumatore la decisione su che cosa prendere ed in che dosaggi, dall’altra parte paesi restrittivi che non credono che gli integratori abbiano una funzione nella pubblica salute se non quella di integrare l’occasionale carenza dovuta ad un’alimentazione errata. In questo secondo schieramento si univano alcuni paesi europei, come la Spagna, la Grecia, la Danimarca e la Norvegia, con paesi in via di sviluppo come la Tanzania, la Malaisia, il Kenia, l’India, la Bulgaria, il Messico, L’Egitto, l’Uruguay, la Bolivia, la Nigeria, la Bolivia, la Tailandia ed il Brasile.
Sul lato favorevole, cioè verso una ampia disponibilità degli integratori condizionata solamente dall’assenza di controindicazioni, si facevano sentire gli Usa, il Sudafrica, la Francia, la Germania, il Giappone e l’Italia.
L’Unione Europea, osservatore Codex, proponeva un compromesso tra i due schieramenti opposti, di permettere un contenuto vitaminico/minerale in questi prodotti sulla base di tre parametri congiunti:
1) valutazione della sicurezza su base scientifica
2) tener conto dell’apporto di vitamine da altri fonti, cioè dall’alimentazione stessa
3) tenere conto anche delle raccomandazioni giornaliere (RDA)
Il compromesso dell’Unione Europea e’ stato appoggiato dalla maggior parte dei paesi UE, ma non e’ riuscito a superare le perplessità dei paesi in via di sviluppo, che sembrano molto insospettiti da tutto quello che viene dal mondo cosiddetto “civilizzato”, cioè che viene loro imposto dall’occidente. Soprattutto i paesi africani, l’India ed i paesi sudamericani sembrano profondamente insospettiti. Il precedente che loro hanno ancora bene in mente e’ quello degli alimenti per i neonati. Questi
prodotti hanno, dall’inizio della loro commercializzazione nei paesi in via di sviluppo, causato un calo dell’allattamento al seno di più’ del 40 per cento, con conseguenze a volte anche gravi per la salute dei neonati.
Queste conseguenze vanno dal sistema immunitario indebolito per mancanza di alcuni fattori presenti nel latte materno e non invece negli alimenti offerti per sostituirlo, fino alla morte per diarrea o simile, nel caso che la polvere di sostituzione del latte venga preparata con acqua locale spesso non igienicamente adatta.
La situazione che perciò’ si e’ creata per gli integratori e’ una situazione di stallo, con alcuni dei paesi maggiormente industrializzati desiderosi di promuoverne la diffusione ed un blocco nutrito di paesi contro, che si compone da alcuni paesi europei ed altri in via di sviluppo, che per loro ragioni (vedi latte materno) vedono con molto sospetto qualsiasi tentativo di “imporre” loro una nuova scoperta dell’occidente.
Una risposta caratteristica di alcuni dei paesi in via di sviluppo alla proposta sugli integratori vitaminici era che “noi abbiamo i nostri sistemi tradizionali (di medicina Ayurvedica ecc.) e la nostra gente ha bisogno di mangiare, non di prendere integratori.” Sottinteso che i paesi in via di sviluppo gradirebbero più’ una politica volta a garantire la sopravvivenza,
l’alimentazione corretta e sufficiente, piuttosto che il “lusso” di un’integrazione dell’alimentazione. Sottinteso anche che l’occidente ostacola la diffusione delle medicine tradizionali di quei paesi, cercando di imporre la sua medicina su base farmaceutica.
La situazione di stallo e’ causata in parte anche dallo stesso presidente del Comitato Nutrizione ed alimenti dietetici, il tedesco Grossklaus, che pare non particolarmente efficace nel proporre ed eventualmente imporre soluzioni a vantaggio di tutti. Comunque si deve ammettere che gli ostacoli sono formidabili, considerando la polarizzazione in paesi pro e paesi
contro ed il pesante feeling “antiglobalizzazione” dei paesi del terzo mondo.
La proposta Codex sugli integratori di vitamine/minerali e’ perciò rimasta in bilico e se ne riparlerà l’anno prossimo, cioè alla prossima riunione del Comitato Codex della Nutrizione e degli alimenti dietetici.
Una conseguenza immediata di questa situazione di stallo sarà un rinnovato vigore dei paesi aderenti all’Unione Europea di far progredire il progetto europeo per una direttiva sugli integratori.
RBy Josef Hasslberger – Roma, 30 novembre 2001
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Il CODEX ALIMENTARIUS: un inquietante progetto in campo alimentare
Il Codex Alimentarius entrerà in vigore il 31 dicembre del 2009 e potrebbe essere il più grande disastro per la salute umana: determinerà gli standard di sicurezza alimentare e le regole in più di 160 paesi del mondo, cioè per il 97% della popolazione mondiale.
La Commissione di Commercio Codex Alimentarius (che nel 1994 dichiarò le tossine come nutrienti) è attualmente finanziata e condotta dall’OMS (che appartiene all’ONU) e dalla FAO. (NdR: a loro volta finanziate dalle multinazionali agroalimentari, ed in special modo da quelle dei farmaci e Vaccini.
vedi BIG PHARMA + Accordi fra Multinazionali
Un insieme di standard internazionali aventi come scopo la “protezione della salute” dei consumatori, attraverso pratiche nel commercio per: preparati alimentari, semipreparati, crudi, l’igiene degli alimenti, gli additivi, i pesticidi, i fattori di contaminazione, l’etichettatura, i metodi di analisi.
Lo scopo recondito è di mettere fuori legge ogni metodo alternativo nel campo della salute, come le terapie naturiste, l’uso di integratori alimentari, di vitamine e di tutto ciò che potrebbe essere un potenziale concorrente per l’industria chimico-farmaceutica.
La Lobby della chimica farmaceutica è nata da un’associazione condotta da Rockfeller e dall’IGFarben della Germania nazista. L’IGFarben fin dal 1932 fornì ad Hitler un finanziamento di 400.000 marchi senza il quale il secondo conflitto mondiale non avrebbe potuto avere luogo e nel 1941 costruì ad Auschwitz la più grande industria chimica del mondo approfittando della mano d’opera dei campi di concentramento.
Nel processo di Noriberga i responsabili della IGFarben furono dichiarati colpevoli di genocidio, di schiavitù ed altri crimini. Però un anno dopo la condanna, nel 1952, tutti i responsabili furono liberati con l’aiuto di Nelsen Rockfeller (che a quei tempi era ministro degli affari esteri in USA) e s’infiltrarono nell’economia tedesca.
Fino dagli anni 70 il consiglio direttivo della società BASF, BAYER e HOECHST era costituito da membri del partito nazista che, a partire dal 1959, finanziavano il giovane Helmut Kohl. In pratica l’organizzazione nazista associata a Rockfeller ha costituito il mercato farmaceutico del pianeta.
L’alleanza della IGFarben si è poi tramandata sotto un altro nome: “Associazione per l’industria chimica” che nel 1955 è stata raggruppata nel CODEX ALIMENTARIUS il cui spirito è la soppressione delle innovazioni scientifiche indipendenti degli ultimi 50 anni usando ogni mezzo per mantenere il suo posto sul mercato in riferimento al cancro, all’AIDS, alle malattie cardiovascolari ecc.
Un gran numero di partiti politici europei, di sinistra e di destra, sono stati finanziati da questa industria per assicurarsi una legislazione favorevole all’industria farmaceutica. Per influenzare i legislatori, condizionare gli organismi di controllo, manipolare le ricerche in campo medico ed educativo, solo nel 1961 le industrie farmaceutiche hanno fatto donazioni alle grandi università degli USA: 8 milioni di dollari ad Harvard, 8 milioni di dollari a Yale, 10 milioni di dollari a Jonh Hopkins, 1 milione di dollari a Standford, 1,7 milioni di dollari a Columbia di New York. L’informazione dei medici è interamente finanziata dalle compagnie, che nascondono con attenzione un gran numero di effetti secondari pericolosi e perfino mortali dei farmaci. Vale la pena ricordare che ogni anno solo nel Nord America muoiono 800.000 persone a causa delle medicine allopatiche. Il 13 marzo 2002 gli europarlamentari adottarono leggi a favore dell’industria farmaceutica secondo le disposizioni fissate del Codex Alimentarius, finalizzate ad elaborare una documentazione coercitiva per tutte le terapie naturiste e gli integratori alimentari. Ma nonostante 438 milioni di petizioni inviate al Parlamento Europeo le direttive del Codex sono state adottate.
Il dr. Rath Matthias, uno specialista tedesco per l’uso di trattamenti naturisti, nel 2003 ha consegnato alla Corte Internazionale di Giustizia un atto di accusa per crimini contro l’umanità. Matthias afferma: “Il vero scopo dell’industria farmaceutica mondiale è di guadagnare soldi grazie alle malattie croniche e di non preoccuparsi di prevenire o sradicare queste malattie. L’industria farmaceutica ha un interesse finanziario finalizzato alla diffusione di queste malattie, per assicurarsi il mantenimento o addirittura l’aumento dei prezzi dei medicinali. Per questo motivo i farmaci sono fatti per eliminare i sintomi e non per trattare le vere cause delle malattie… le compagnie farmaceutiche sono responsabili di un genocidio permanente e diffuso, in quanto uccidono in questo modo milioni di persone”.
A partire dal 2005 le direttive applicate mirano a:
– eliminare ogni supplemento alimentare naturale che sarà sostituito con 28 prodotti di sintesi disponibili solo in farmacia: tutto ciò che non è nella lista del Codex è considerato illegale;
– le medicine naturiste, come l’agopuntura la medicina energetica, ayurvedica, tibetana ecc. saranno progressivamente vietate;
– l’agricoltura e l’allevamento di animali saranno regolate dall’industria chimico-farmaceutica che vieta per principio l’agricoltura biologica. Questo significa che ogni mucca da latte sarà trattata con l’ormone bovino della crescita (ricombinato geneticamente) prodotto dalla Monsanto. Inoltre.
Ogni animale del pianeta usato a fini nutrizionali dovrà essere trattato con antibiotici ed ormoni della crescita.
Le regole del Codex permettono che gli alimenti contenti OGM non debbano più essere etichettati come tali. Non solo. Nel 2001 il Codex Alimentaris reintegra 7 delle 12 sostanze chimiche (note per essere causa di cancro) vietate unanimemente da 176 nazioni.
– l’alimentazione umana dovrà essere irradiata con Cobalto i cui livelli saranno maggiori di quelli permessi in precedenza.
By Franco Libero Manco
Commento NdR:
Qualche controllo a campione. Per esempio su: “L’IGFarben fin dal 1932 fornì ad Hitler un finanziamento di 400.000 marchi senza il quale il secondo conflitto mondiale non avrebbe potuto avere luogo…”
Nel 1923, a causa di una mostruosa inflazione dovuta agli effetti della prima guerra mondiale, un uovo costava in Germania 320 miliardi di marchi (sì, 320 miliardi…). Per risolvere la questione Hitler cominciò a battere moneta senza alcuna correlazione con depositi aurei. Quindi la IG Farben avrebbe dato a Hitler un importo di carta che sembra di valore comunque troppo esiguo anche solo per una battaglietta, e comunque emesso direttamente da lui. Ciò mi fa pensare che quella notizia sia poco attendibile.
Risulta anche che le acque minerali italiane non potrebbe essere esportate perché hanno valori d’arsenico superiori a quelli fissati dal Codex alimentarius. Questo ne fissa il massimo a 10 microgrammi, mentre la legge italiana consente che ve ne siano sino a 50 microgrammi. Uno scrupolo che sembrerebbe in rotta di collisione con quanto afferma il testo.
Sarebbe opportuno che prima di inviare certe informazioni che possono essere utili, ci si informasse molto bene, per evitare di avere il fianco scoperto alle critiche possibili dei detrattori.
vedi: Consigli Alimentari + Crudismo + Vegetarianesimo + Vegetariani 1 + Vegetariani 2 + Germogli + Combinazioni alimentari + Molecole Buone = Cibo adatto
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